Durante la programmazione di un itinerario, a mio modo di vedere, si possono distinguere due macro categorie di viaggiatori:
La prima è composta da coloro che cercano il comfort, prediligendo mete lussose con ogni comodità a portata di mano, il tutto con l'obiettivo di concedersi quanti più servizi integrati possibili con il minor dispendio di energie.
Sul versante opposto, troviamo invece coloro che colgono ogni occasione per mettersi alla prova e affrontare nuove sfide, munendosi dell'essenziale, con l'obiettivo di viaggiare in libertà, necessitando il minimo indispensabile.
In questo post come si evince dal titolo tratteremo la seconda categoria, quella di cui mi sento parte integrante...
Noi...
che in riva al mare non abbiamo bisogno di spiagge attrezzate, perchè non serve un ombrellone per cercare riparo dal sole, ma ci affidiamo alla maestosità delle piante che tra le loro foglie lasciano spazio al cielo.
Noi... che non abbiamo bisogno di gente e bar rumorosi in spiaggia, perchè per donare melodia alle nostre giornate, sono sufficienti i suoni della risacca sul bagnasciuga e dei gabbiani.
Noi...
che alle urla della gente preferiamo lasciar spazio al silenzio dei pensieri, che non ci servono luci artificiali perchè ci basta il chiarore della luna e delle stelle ad illuminare le nostre notti.
Noi...
che per rigenerarci non abbiamo bisogno di un letto confortevole, ma dell'intensità di un tramonto che calando aldilà dell'orizzonte saluta il giorno lasciando spazio ai sogni.
"Noi... quelli che conta più il viaggio della destinazione."
I viaggiatori "No-Inclusive" sono sempre propensi all'apprendimento di nuove nozioni, abbracciando "l'arte dell'arrangiarsi";
mettendosi costantemente alla prova, sono sempre alla ricerca della risoluzione dei problemi che si presentano in autonomia, con il minor ausilio possibile per raggiungere la consapevolezza dei propri limiti.
Questo porta inesorabilmente ad uscire dalla competizione sociale dell'eccellere sul prossimo, ma permette di sviluppare uno spirito di adattamento che aiuta a comunicare e convivere in armonia rispettando la natura ed ogni essere vivente, mantenendo ben saldi i propri ideali e valori etici e morali.
Effettuando questa tipologia di viaggio basata sull'essenziale, si rivaluta costantemente l'importanza delle piccole cose, lasciando andare il superfluo e colmando il proprio bagaglio emotivo di nuove consapevolezze.
Risolvendo le problematiche in autonomia ed utilizzando le proprie risorse, si affinano le competenze. Questo ci permette di trasmettere le conoscenze apprese, aiutando anche gli altri.
"Noi... quelli che quando si rompe qualcosa non cerchiamo di sostituire, bensì prima di riparare...
così nei viaggi, come nella vita."
David Luca
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